Giovanni è un sognatore, un visionario, circondato dalla famiglia, dagli amici, ma è muto ed inchiodato su una sedia a rotelle. Egli vive melanconico tra sogno e realtà, rievocando offuscate immagini del proprio passato. Una compagnia teatrale interrompe festosamente il suo silenzio e incarna i sogni e i desideri del paziente per permettergli di ricostruirne una memoria limpida e serena.
Costantino Raimondi
“A volte vedo uomini con la gonna, donne con i baffi e bambini travestiti da eroi, si incamminano, si fermano, dove? Non si sa, alla ricerca di qualcosa, di qualcuno, come pensatori di caffè. Tutti conoscono tutto, tutto conosci tutti, se tutto conosce tutti, tutti conoscono tutto. Incamminiamoci, odoriamo tutto. Bere la rugiada colorata, mangiare e germogliare con nuove famiglie, nuove storie. Formiche zoppicanti, marciano piano attraversano lune e soli e si rotolano sulle idee, bussano alla porta di qualcosa, di qualcuno il volto è di corda e gli occhi di tela, ti prendono, ti accarezzano, nel buio, pieno di ricordi e di ritratti, dimenticati da tutto e tutti.”
Costantino Raimondi