“…Tra le righe, lo spettacolo fa un omaggio ‘in levare’ all’arte teatrale, debitamente giocando sull’elemento prova e sui vuoti, la frammentarietà, lo spazio lasciato a sé stesso di questo mondo che tutti chiamano volgarmente, teatro.”
“…Un teatro multietnico, che parla la lingua dei suoi interpreti, riuscendo a farsi capire anche da chi non ha la stessa nazionalità degli attori.”
“…Il frammentato discorso è ingenuo e tuttavia vive dell’esuberanza degli interpreti, che offrono alle loro radici perdute il sogno di ritrovarsi tra le luci e gli orpelli di un music - hall straccione.”
“…Il dialogo, sottile e al tempo stesso graffiante, si fonde con enorme ed immediata naturalezza al gesto ed offre allo spettatore, attraverso suggestive atmosfere, momenti di grande coinvolgimento ed impatto emotivo.”
“…Ci sono almeno tre motivi per andare a vedere ‘Prove Rewind’ di Costantino Raimondi. Il primo è la compagnia, che è ad un tempo interprete e materia stessa dello spettacolo. Il secondo motivo è la complementarità dei linguaggi - talenti messi in campo, dal mimo alla danza alla parola tout court. Il terzo è la puntualità con la quale arriva il cambio di registri che scompagina le carte già note – la metateatralità, la valigia dell’emigrante, etc - e il ‘salto’ avviene grazie ad un’(auto)ironia salvifica e solo in parte assolutoria.”
“…Uno spettacolo gradevole e divertente che ruota attorno alle vicende dei quattro personaggi… Momenti di ilarità e grandi risate all'improvviso lasciano il posto alla riflessione, alla malinconia, al dubbio. Grandi consensi da parte di pubblico e critica e tanti riconoscimenti ricevuti nel corso di quest'anno per ‘Prove (Rewind)’. Tra questi l'assegnazione del Premio Girulà, Teatro a Napoli nella categoria Drammaturgia dello Spettacolo.”